about
La cattivissima canzone che abbiam portato alla seconda edizione del Festival di Uauemo! Qualsiasi riferimento a movimenti totalitaristi dell'inizio del novecento è da ritenere puramente OFFENSIVO ed ironico. <3
Ah e il ritornello è preso da una di quelle orrende conte che si imparano nelle "scuole" materne et similae.
E se il testo non coincide è perché Umberto il chitarrista l'ha cantato dimmerda.
lyrics
Ti trascini titubante ogni giorno dentro al fango,
fra marmo e cemento si sono presi tutto quanto.
Sotto la superficie urla ed io la sento,
non ha senso la bonifica se la palude ce l'hai dentro!
Nella palude ci son le donne nude!
Urca che gambe! Che puzza di mutande!
Lavate e stirate: la puzza non c'è più!
DUDUDUDU DUDUDUH!
Una banda di esaltati ha costruito questo cimitero,
straccioni disperati, radunati da ogni parte.
Le hanno dati i campi son partiti fin da zero.
Le hanno dato tutto ma il fango è sempre nero.
Nella palude ci son le donne nude!
Urca che gambe! Che puzza di mutande!
Lavate e stirate: la puzza non c'è più!
DUDUDUDU DUDUDUH!
Intrappolato in un sistema che prosciuga ogni passione,
costretto a sanguinare senza più alcuna occasione,
non vedi il cielo, non è la nebbia,
sei sotto terra è solo melma!
Nella palude ci son le donne nude!
Urca che gambe! Che puzza di mutande!
Lavate e stirate: la puzza non c'è più!
DUDUDUDU DUDUDUH!
credits
released February 22, 2014
license
all rights reserved